In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta e per proteggersi dal freddo si stringono vicini. Ben presto però sentono le spine reciproche e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi si pungono di nuovo. Ripetono più volte questi tentativi , sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non trovano quella moderata distanza reciproca che rappresenta la migliore posizione, quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi e nello stesso tempo di non farsi male reciprocamente. Shopenhauer
Talvolta è proprio il bisogno di società, che scaturisce dalla monotonia, dal vuoto della popria interiorità a spingere gli uomini l’uno verso l’altro.
Le loro infinite, molteplici qualità ed i loro insopportabili difetti, che vengono respinti nuovamente l’uno lontano dall’altro. La distanza media, che essi riescono a trovare grazie alla quale è possibile vivere in una civile coesisteza, si trova nella cortesia e nel senso di accettazione.
In inglese si dice Keep your distance! Il desiderio di calore reciproco è soddisfatto in modo incompleto, in compenso però non si soffre delle spine altrui.
Accettare chi ci sta di fronte, non è un “compromesso di vita” ma bensì una scelta; scegliere che il confronto è sempre crescita. Mai lasciare che qualcuno venga a noi, senza che abbia lasciato in noi qualcosa prima del suo dover andare …