Da qualche parte, tempo fa, ho letto che ognuno di noi usa delle espressioni verbali recise, per esprimere la rabbia, l’irritazione, il disappunto, e così via, connesse alle parti del corpo in cui va più a scaricare le emozioni pesanti; ci ho prestato attenzione per diversi mesi, prima di esprimermi al riguardo, ma devo dire che ho riscontrato che è vero, secondo me lo facciamo. Quante volte ti è capitato di esclamare “Mi hai rotto …” …
Ora, premesso che le parti del nostro corpo su cui andiamo a scaricare la maggior parte dei pesi sono le più forti, anche energeticamente – in modo inconscio scarichiamo lì perché sappiamo che lì regge bene – hai notato che, quando la zona “x” sono i genitali, tutte le espressioni sono al maschile?
Mi hai rotto: Bellezza, sessualità e consapevolezza dell’identità
Sotto sotto, il tema basilare di tutta la formazione che io offro, è da sempre quello della sessualità, o meglio dell’illuminazione spirituale attraverso la sessualità: sul lavoro, per trasformarci da api operaie ad api regine dobbiamo imparare a liberare e veicolare la nostra potenza sessuale; per affermarci in modo assertivo ed efficace in famiglia dobbiamo essere consapevoli del nostro valore più intimo. Quindi so benissimo, perché lo vivo su di me e l’ho vissuto attraverso molte clienti che ho aiutato e tuttora aiuto, che la sessualità è la base di tutto ciò che di importante e splendido c’è nella vita.
Ma poi c’è l’ipocrisia; un’ipocrisia che nei giorni della Festa della Donna dilaga. Quell’amara menzogna secondo cui la bellezza non conta, una donna dovrebbe affermarsi solo per la sua intelligenza, e tutte queste cavolate qui. In realtà, non so se l’hai notato, adesso più che altro anche gli uomini hanno capito che la bellezza fa salire di rango, e hanno preso a tenersi belli per affermarsi anche così.
Non c’è niente di cui vergognarsi: Bellezza è il secondo nome di Verità, e più esprimiamo bellezza più le persone hanno piacere a stare con noi, noi stiamo meglio con noi stesse e con loro, e in definitiva miglioriamo il mondo 🙂
Chi sei? Scoprilo con questo esercizio
Innanzitutto, prova questi due esercizi di yoga – Jacopo Fo li metteva tra i suoi consigli per il piacere sessuale, ed effettivamente prevengono anche fibromi, cisti e tutte le malattie dell’apparato riproduttivo: concentrati su quell’area che collega i tuoi genitali e l’ano, senti quanto riesci a rilassarla, contrarla e in generale gestirla, ed esercitati a stringere e lasciar andare. Bastano dieci ripetizioni: inspiri e stringi, espiri e lasci andare.
Ti rilassi, chiudi gli occhi, porti tutta la tua attenzione all’interno dei genitali e cerchi dentro di te le risposte, le risposte più profonde alla tua domanda “Chi sono io?“, di nuovo per dieci volte; e ascolti la risposta, ovviamente.
Se la prima volta che ci provi non senti niente, riprovaci; prima o poi riuscirai a riconnetterti con la tua identità intima e profonda, e (ri)inizierai a vivere davvero 😉
E se proprio da sola non ce la fai, contattami perché di sicuro con uno dei miei percorsi io posso aiutarti.
Se ti sei persa i miei articoli precedenti, li trovi tutti nella categoria: Pillole di Yoga
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Buona Festa delle Donne!