Quest’articolo è il secondo della serie “Educare Zen”. Dopo aver sviluppato nell’articolo precedente “il principio di prevenzione”, oggi penso che sia importante “valutare la situazione prima di reagire”.
Educare Zen: come e perchè valutare una situazione prima di reagire?
Quello che noi adulti, interpretiamo come delle “sciocchezze” o “brutte abitudini” sono spesso errori innocenti da parte dei nostri figli.
E’ vero che, la loro intelligenza e il fatto che crescono a tutta velocità ci impressionano. Tuttavia, dobbiamo sempre ricordare che sono in fase di apprendimento permanente e che il nostro ruolo di genitori è di fornire loro tutte le informazioni necessarie per evitare ai nostri figli di fare errori.
Quando reagiamo troppo in fretta in seguito a una loro “sciocchezza” o “brutta attitudine”, perdiamo l’opportunità di scoprire il motivo del loro comportamento.
Prendere un momento per analizzare e valutare la situazione aiuta ben spesso a scoprire le cause e a trovare soluzioni per risolverle.
La prima cosa da fare nei casi in cui avremo solitamente strillato o messo in punizione i bambini è di fare un grande respiro e, di provare a valutare la situazione.
Ad esempio: Il piccolino di un anno sta giocando a rovesciare l’acqua per terra (per la prima volta). Se lo metti in punizione, ti arrabbi o strilli, non capirà il motivo della tua rabbia. Da una parte, non sa ancora che rovesciare l’acqua per terra non si fa e dall’altra parte, è troppo piccino per capire il concetto di gravità terrestre.
Spesso, una “sciocchezza” corrisponde in realtà a una curiosità naturale dei bambini, un bisogno di scoprire e capire il mondo che li circonda.
Per valutare la situazione in modo più efficace, possiamo offrire a nostro figlio il beneficio del dubbio. La prossima volta che farà qualcosa che ci “darà fastidio”, proviamo a trovare la vera ragione del suo comportamento.
Nel caso del bambino del bicchiere, un tempo di riflessione ci permetterebbe di dire “Mio figlio è piccolo, sembra che stia facendo le sue sperimentazioni. Non sta provando a provocarmi o a farmi arrabbiare ».
Valutare la situazione per capire le cause del comportamento
I genitori di bambini piccoli saranno sicuramente d’accordo con me: le esperienze che fanno i nostri bambini per scoprire il mondo che li circonda sono spesso per noi fonte di fastidio e d’irritazione. Dobbiamo essere consapevoli che non hanno in generale nessuna cattiva intensione.
Per fare diventare i nostri figli autonomi e sicuri di loro stessi, è importante insegnargli che non c’è niente di pericoloso ad esplorare e sperimentare. Non dobbiamo dargli il sentimento che sono cattivi mentre fanno le loro esperienze, anche quando sbagliano. Dobbiamo piuttosto aiutarli a trovare delle soluzioni per “riparare i loro errori” e per evitare che si riproducano di nuovo.
E’ essenziale allenarsi a fare un passo indietro e a valutare la situazione prima di reagire contro un attitudine che ci infastidisce perché quando reagiamo con le nostre emozioni, spesso in modo impulsivo, ci pentiamo di quello che abbiamo detto o fatto. Chi non ne ha mai fatto esperienza?
Le nostre reazioni emozionali (e impulsive) sono spesso basate su dei presupposti: supponiamo che i nostri figli stanno provando a “provocarci” e reagiamo senza aver preso il tempo di osservare la situazione dal LORO punto di vista.
Loro misurano quest’approvazione in base all’ attenzione che gli portiamo. Spesso, le loro numerose “sciocchezze” e “brutte attitudini” servono anche ad attirare la nostra attenzione.
Per quanto riguarda il bambino del bicchiere, un’alternativa interessante sarebbe metterlo in una vasca con un bicchiere o una bottiglia di plastica. Potrà continuare le sue esperienze con i liquidi senza stressarci (principio di prevenzione).
Prendere un momento per valutare la situazione invece di reagire impulsivamente può permetterci di capire le cause al comportamento dei nostri figli (sperimentazione e voglia di attirare l’attenzione) … e ci lascia un po’ di tempo per riflettere sul miglior modo di reagire.
Il principio di valutazione in 4 punti:
Imparare a valutare la situazione prima di reagire è positivo. Come tutto, ci vuole tempo e pazienza per contenere le proprie reazioni impulsive. Più siamo sereni… Più i nostri figli lo sono: noi genitori siamo modelli per i nostri figli e ben spesso, le loro attitudini sono il riflesso delle nostre!
La prossima volta che avrai voglia di strillare, arrabbiarti o mettere in punizione i tuoi figli, perché non provare a:
- Respirare bene prima di reagire e prendere un momento per valutare la situazione.
- Fare prova di empatia: prova a metterti al posto loro ed a capire il motivo del loro comportamento.
- Se hanno bisogno di attenzione, dargliene. Se stanno sperimentadno qualcosa, proponi di continuare le loro scoperte in un modo non stressante per te.
- In entrambi i casi, spiega che hanno fatto qualcosa che non vuoi che facciano e il perché.
Per essere onesta, quando i bambini cominciano a farne una dopo l’altra, che il grande dà fastidio al piccolo, il quale inizia ad andare in crisi…. non è così semplice. Provare ad indovinare i motivi che li hanno spinti a comportarsi in questo modo mi aiuta a gestire queste situazioni con più serenità.
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È vero, a volte ci sembra che lo facciano apposta a combinarne di tutti i colori. Io sono assolutamente pro educazione zen ma da brava cantante lirica che sono mi scappa ogni tanto l’urlo ed è una cosa si cui cerco di lavorare per migliorarmi. non è facile..anche perché mi rendo conto che non serva a niente strillare, neppure a sfogarmi. Non è semplice trasmettere il senso buono del limite ma educare con fermezza dolce sono certa sia la strada più giusta e sulla lunga soprattutto quella più costruttiva
Ciao MammaYoga, ardua impresa, sto cercando anche io di mettere in pratica i consigli di MyBabyPlanner 🙂 non è semplice restare sempre dolci, fermi e razionali … coi loro sorrisi, i nostri bimbi ci rapiscono 🙂