Abbiamo visto nell’ articolo precedente “Sanzione o punizione ? [educare zen]” che la punizione non è il miglior metodo per farsi rispettare dei propri figli. Oggi vi propongo un’alternativa efficace alla punizione: trovare delle soluzioni insieme per risolvere eventuali conflitti tra genitori e figli. Come sempre, le abitudini non cambiano dal giorno all’ indomani, ci vuole perseveranza da parte dei genitori!
Quando si è creata una situazione di conflitto tra un genitore e suo figlio, il riflesso della gran parte dei genitori è …. La punizione! Per mettere un termine al conflitto e mettere in avanti la nostra «autorità», mandiamo i nostri figli nella loro stanza, li minacciamo di privarli del dolce. Però, sappiamo benissimo che la punizione è efficace solo a breve termine e che a lungo termine i suoi effetti sono devastanti.
Conflitti tra genitori e figli: trovare delle soluzioni insieme
Per risolvere i conflitti, esiste un’alternativa più rispettosa per il bambini che, anche se richiede più tempo, pazienza e pratica, permetterà pian piano di tranquillizzare le vostre relazioni. I vostri bambini guadagneranno in autonomia, autodisciplina, e il loro sentimento d’importanza e d’appartenenza si svilupperà meglio.
L’alternativa è semplicemente di focalizzarsi sulle soluzioni: cercare insieme un modo per soddisfare tutti, dando a nessuno l’impressione di avere perso.
Focalizzarsi sulle soluzioni significa che:
- I genitori devono ascoltare veramente i figli, esprimersi con il messaggio «IO», che esprime un parere piuttosto che utilizzare « TU » accusatore.
- I genitori devono indicare le loro aspettative e devono considerare le domande dei figli come importante e legittime (soprattutto se i genitori cedevano durante i conflitti con i figli).
- Nessuno si deve sentire superiore all’altro. Per i genitori, l’idea è imparare a farsi rispettare senza utilizzare la nozione di potere o di forza.
Perché funziona?
- Quando i bambini hanno partecipato all’elaborazione della decisione presa insieme ai genitori, si sentono responsabilizzati ed sono ancora più motivati per applicarla.
- Siccome la decisione non è stata imposta, i bambino tendono ad accettarla volentieri.
- Non hanno il sentimento di avere perso, di sconfitta. Ben al contrario, sentono che i genitori si fidano di loro.
- Cercare una soluzione insieme permette di capire i veri bisogni di ognuno e in particolare quelli dei bambini. Conoscendo la natura del problema e dunque del bisogno, trovare una vera soluzione permette di risolvere il problema in profondità e forse definitivamente.
- Le soluzioni trovate dai bambini sono spesso originali, creative, efficaci e soprattutto adatte ai loro bisogni…
- Fare partecipare i bambini alla ricerca di soluzioni permette di sviluppare la loro creatività, la loro capacità di ragionamento e di deduzione. E’ anche un buon metodo per insegnargli ad essere attenti ai sentimenti e bisogni degli altri.
- Quando il conflitto è risolto «insieme» in un modo accettabile per tutti, i bambini si avvicinano ai genitori e percepiscono la necessità di «capire e rispettare» i bisogni degli altri. La collera e l’ostilità lasciano posto alla tenerezza e la complicità.
- Quest’approccio della risoluzione dei conflitti rinforza la stima che i bambini hanno di loro stessi: capiscono che hanno un vero posto all’interno della famiglia.
I 4 passi per la ricerca di una soluzione
La ricerca di una soluzione diventa efficace solo con i bambini al di sopra dei 4 anni… ma non impedisce al dialogo quando sono più piccini.
E’ importante sempre prendere un «tempo di pausa» senza mettere i bambini da parte, il tempo che tutti si siano calmati.
-
Identificare e definire il problema
- Far vedere ai bambini che capite il problema o spiegarli qual è il problema e quello che provate.
- Spiegare il metodo: «Vorrei che trovassimo una soluzione insieme che sia accettabile per tutti noi».
-
Enumerare tutte le soluzioni possibili
- Chiedere «Cosa possiamo fare?», e lasciare i bambini elencare le loro idee. Potete anche voi proporre le vostre.
- Mai valutare o commentare. Quando i bambini sonno piccoli, all’inizio è molto probabile che abbiano poche idee. Possiamo incoraggiarli a trovarne ponendo loro delle domande.
-
Valutare e scegliere una soluzione accettabile
- Tenere solo le soluzioni ragionevoli, rispettose e accettabili.
- Assicurarsi che i bambini hanno ben capito la soluzione e quello che devono/ non devono fare.
-
Valutare la soluzione e modificarla se bisogno
- Se vi rendete conto che è difficile per i bambini rispettare le loro promesse, potete discuterne insieme e scegliere un’altra alternativa.
- I genitori non devono prevedere conseguenze (ancora di meno una punizione) se la soluzione non è rispettata. Devono provare a capire perché non è rispettata e trovare insieme un’altra soluzione.
Manca un articolo alla serie Educare Zen. Spero che i miei consigli ti accompagneranno nel viaggio di “crescita” tuo come genitore e anche di tuo figlio.
E tu, hai mai provato a trovare soluzioni insieme ai tuoi figli? Aspetto i tuoi commenti e se ti è piaciuto il mio post, non ti scordare di condividerlo 🙂
A presto con un nuovo articolo e con tante news nella prossima newsletter 🙂
Non mi piacciono le punizioni, tanto meno le scuoacciate che vedo dare in giro… Eppure sono ancora tanti a ritenere che siano corretti metodi educativi. Oggi abbiamo tanriguarda strumenti in più rispetto al passAto per evitare forme che possono mortificAre un bambino e non posso che ringraziare dei consigli preziosi che ci dai!
Ciao Mammayoga! Grazie mille per il tuo commento. Sai, Il problema è la nostra educazione. Visto che siamo cresciuti in un mondo dove la sculacciata o la punizione sono le “uniche” soluzioni quando i bambini “hanno superato i limiti”, riproduciamo la stessa cosa. Difatti, come lo dici te, ancora tanti la pensano così ed è proprio un peccato. Ad esempio, nella scuola dove vanno i miei figli, abbiamo la fortuna di avere una psicologa che proprone sedute gratuite ai genitori per informarli e provare ad educarli. Insiste molto su questi temi! Genitori si impara!!!!!