Da sempre e per sempre: un uomo e una donna, l’inizio di una società
Coppia, identità di genere e Storia in un’unica famiglia
Perché ho scritto questo libro
Per raccontare come sono diventata chi sono oggi e ispirare così il prossimo – non che io sia un grande mito, ma molti mi stimano e ammirano, senza sapere (o forse solo dimenticandolo, per un momento) che la strada che porta alla capacità di sorridere sempre e comunque, di rimanere in piedi nonostante tutto, e di diventare abili a insegnare a centinaia di donne e di coppie come salvare l’amore, inevitabilmente passa attraverso enormi e numerose prove, sfide e sofferenze.
Non mi è mai piaciuto piangermi addosso, lamentarmi per la mia sorte sventurata o credere di essere perseguitata dalla sfortuna, e infatti nel mio libro traspare chiaramente la profonda convinzione del fatto che la vita è meravigliosa, che abbiamo sempre mille opportunità, e che la magia, la meraviglia, l’amore e la gioia dell’avventura possono regnare in qualsiasi circostanza. Ciò non toglie che io sono e rimarrò sempre una donna vittima di violenze, una persona che ha avuto seri problemi con la droga, una a cui pare risulti estremamente facile e naturale assumere il ruolo di capro espiatorio, una ex adolescente con tendenze suicide e bulimiche, nonché, in passato, una ragazza estremamente complessata con due genitori troppo incasinati e narcisisti per rendersi conto di tutto ciò.
Nel libro lo racconto chiaramente, e non perché io me ne sia convinta a posteriori, nel corso di una rielaborazione successiva, ma perchè vivevo e vivo la mia storia proprio così: come speciale, brillante, ricca e appassionante – in fondo ognuno di noi deve superare delle prove, nella vita, so di non essere stata affatto la prima a dover superare queste prove, né sarò l’ultima, ahimé. Ma sono l’unica ad averle affrontate così; questo è certo.
Il mio successo e la mia realizzazione (personali e professionali, spirituali e sociali) hanno avuto proprio queste sfighe come potente trampolino di lancio. Verso cosa? Verso dei viaggi incredibili che mi hanno cambiato la vita.
Il mio dover crescere in fretta accanto a due genitori “fuori di testa” è stato ciò che mi ha reso la brava life coach per donne e coppie che sono oggi; i miei studi umanistici, spirituali e artistici, che mi hanno fatto volare lontano con la fantasia quando ciò significava salvarmi psicologicamente, sono ciò con cui da dieci anni io mi guadagno da vivere, più che dignitosamente.
In buona sostanza, dobbiamo essere grati delle nostre sfighe – questo io insegno
Siamo nella Storia; a volte non ce ne accorgiamo o ne perdiamo la memoria, ma facciamo parte di qualcosa di estremamente più grande di noi, che ha una dinamica, uno sviluppo, degli equilibri, e la nostra vita non può che inserirsi in questo grande disegno misterioso.
Ciò non vuol dire che non siamo liberi, ma che, per esempio, se nasco femmina in Italia nel 1982, è piuttosto probabile che mi trovi a dover fronteggiare l’esperienza delle donne vittime di violenza, visto quante siamo e quanto ciò sta cambiando proprio in questo preciso periodo storico.
Se divento maggiorenne a cavallo dell’inizio di un nuovo millennio (un evento grandioso, a cui solo pochissimi nella storia hanno avuto l’onore di partecipare!) è quasi sicuro che la spiritualità avrà un ruolo importante nella mia vita, così come il viaggio e l’ecologia – sono movimenti più grandi di me, io posso decidere se e come cavalcare queste onde, ma esse ci sono di per sé, per tutti, non solo per me.
E se scrivere diventa così importante, per la mia anima e per il mio lavoro, se raccontare al prossimo riscuote tanta attenzione e un così fervente interesse, di certo è anche grazie al fatto che siamo nell’epoca del digitale, dei blogger, dello story-telling e della condivisione.
Il mio libro è un faro su tutto ciò, pur essendo un libro sugli uomini e le donne, sulle coppie, il sesso e l’amore; è un romanzo di formazione, che si legge anche sotto l’ombrellone ma che a ben vedere può cambiare tante cose, nella vita. La domanda resta sempre una: le ispirazioni sono tante, le opportunità tantissime e la bellezza è infinita intorno a noi, ma noi che vogliamo fare della nostra vita? Io racconto cosa ho scelto per la mia e dove ciò mi ha portata.
Sono sicura di averti incuriosito, aspetto i tuoi commenti 🙂
Ciao Ilaria! Mi piace questo tuo modo schietto di parte di te e della tua vita: ti fa onore!!! Si, mi hai incuriosita ????
Che le sventure ( o le cose spiacevoli in generali) ci formino e’vero. Verissimo. Purtroppo più delle cose belle.
Grazie x l’energia che hai trasmesso .Nonostante tutto. ????
Grazie per la tua condivisione, mia cara 🙂
In verità, posso dirti che ho parlato di sventure immedesimandomi nella me stessa del passato, la giovane che ha vissuto le vicende raccontate nel libro; e anche per empatia nei confronti di chi si trova a dover attraversare simili circostanze.
Però “sventure” non è la parola giusta, vista la magnifica brillantezza e radiosità che le ha sempre contraddistinte, e non solo per il fatto che c’era qualcosa da imparare.
Ciò che mi preme davvero comunicare attraverso le mie storie è questo: non esiste qualcosa di positivo e di negativo nella vita, esiste la vita e il coraggio di passarci attraverso con totalità, lasciandosi andare alla sua magia e potenza.
In quest’ottica, ogni minuto è splendido, anche laddove c’è sofferenza – quando si vive davvero, le emozioni non sono determinanti, perché l’anima sta facendo un viaggio senza prezzo né uguali, il SUO viaggio 🙂
Se leggerai il libro dimmelo; sarei felice di ricevere il tuo feedback anche su quello!
Un abbraccio
Contrariamente alle altre specie animali, che si riproducono senza creare legami stabili, fin dalla notte dei tempi l’uomo ha cercato di formalizzare le sue relazioni amorose, creando così la base del tessuto sociale.
Condivido il tuo pensiero 🙂
Verissimo! Peccato che moltissime persone non ne siano affatto consapevoli, convinte che ci si accoppi solo per attrazione sessuale, convenienza o altre vicissitudini passeggere. È proprio per questo che mi preme affrontare queste tematiche: per portare luce sul senso profondo e sull’importanza della coppia come istituzione, e non solo come sorta di pulsione individualistica 😉